lunedì 20 maggio 2013

ANIMAL FARM

Buon giorno! Voglia di sfogarsi alle stelle! Talmente tanta che non so da dove partire. La manifestazione del PDL a Brescia, con successiva comparazione di Berlusconi con Tortona; la Lega che usufruisce di una tragedia come quella dell' omicida col piccone per fomentare l' odio raziale; i fenomeni di "Occupypd" che sembrano stiano facendo di tutto, più che per aiutare costruttivamente il proprio partito, per accaparrarsi qualche poltrona per la prossima legislatura; questo governo tenuto sotto scacco da ricatti e da una continua propaganda politica da campagna elettorale. Il caso di Brescia a me ha ricordato molto il libro "Animal Farm" di Orwell e la sua frase più emblematica:   

     " Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri"

Beh ma non è forse così nel nostro Paese? Uno che subisce 17 processi in 20 anni condannto un paio di volte: possibile che sia solo persecuzione giudiziaria? Ma soprattutto possibile ci sia ancora così tanta gente che gli creda? I video della protesta in piazza nessuno ci ha fatto caso? 
Caso IMU: prorogata la rata di Giugno e il PDL grida alla vittoria: ma vittoria di cosa? Berlusconi, con tanto di lettera, in campagna elettorale aveva proposto l' annullamento e il rimborso, l' hanno solo prorogata. Il PD, per spezzare una lancia a suo favore, in campagna elettorale aveva proposto di prorogare la rata di Giugno per rielaborare la legge, aliquote e tutto, e eliminarla per la prima casa. Quella del PDL, se si vuole essere gentili è una vittoria di Pirro. Come pensano di poter andare avanti così? Io spero che Letta&Co. arrivino presto al punto di stufarsi di questa serie di continui ricatti e minacce di abbandono della maggioranza di questa manica di pagliacci che si fa chiamare destra, che facciano anche un gesto di menefreghismo, ma che facciano uno scatto di orgoglio. Tanto a provare a fare i veri responsabili, andando contro ogni possibile promessa fatta in campagna elettorale, mandando giù gropponi su gropponi per il bene del Paese cosa stanno guadagnando? Stanno solo perdendo voti su voti e spianando la strada a una nuova ascesa del Cavaliere. Berlusconi sta solo aspettando che i sondaggi e i numeri gli diano la vittoria sicura in future elezioni: una volta che si sentirà sicuro farà cadere il governo e alle prossime elezioni prendera il 40%. Si a quel punto gli altri potrebbero accusarlo del fatto che si è sempre dipinto come il solo RESPONSABILE del Paese, quello che non può cantare "Chi non salta comunista è" perché ci governa insieme, ma servirebbe a qualcosa? Ha preso il 30% essendo appena stato dipinto come puttaniere, corruttore, delinquente, dopo aver portato allo sfascio il Paese, dopo aver bestemmiato, dopo aver fatto sesso con una minorenne, pensate che la gente darebbe peso a un suo gesto così poco irresponsabile?
E Grillo e i suoi grillini? Partendo da presupposto che addirittura il primo dei loro candidati usciti da quelle che io ho definito "Fruttolimpiadi", la conduttrice di "Report"  Milena Gabanelli, ha avuto di recente parole aspre per il duo Grillo/Casaleggio durante la puntata sul servizio sulla rendicontazione dei finanziamenti del Movimento 5 stelle e sulla quantificazione delle entrate per il blog di Grillo, “rimprovero” che vi riporto 
(Tratto da "Il Fatto Quotidiano"):

  “In assenza dei protagonisti (Grillo e Casaleggio ndr) che hanno preferito declinare l’invito, due considerazioni: la prima, il Movimento è esploso in pochi mesi, nel disordine pretendere subito ordine nei conti comprendiamo che è complesso – afferma -, ma aspettiamo quanto prima la pubblicazione delle fatture promesse. Secondo l’house organ del movimento di fatto è il blog, la voce politica passa da lì, i proventi vanno anche al movimento oppure no? Domanda semplice, trasparenza esige risposta, anche se la legge non vi obbliga. Ciò detto, con 3 milioni di disoccupati smettete di parlare dei scontrini, e il vostro 25% di voti tiri fuori tutte le idee che ha”. E aggiunge: “Nessuno di noi, nessuno al mondo pensa che la politica viva d’aria, e per garantire, affinché garantisca l’interesse generale e non venga fatta solo dai ricchi, in tutta Europa è finanziata dal pubblico, l’imperativo è non buttare i soldi dalla finestra, come è stato fatto fino ad adesso. Si potrebbe addirittura – spiega – anche ipotizzare delle proposte alternative: quella peresempio di dare la possibilità alle persone fisiche – non alle imprese, perché possono avere dei conflitti di interesse – di dare, di destinare ciò che vogliono a chi vogliono, interamente detraibile. Potrebbe anche essere un modo per premiare i risultati e renderci tutti più partecipi e responsabili. Nonché vigili”

L'ex comico continua a dire che vuole il 100% dei consensi, per quanto considero il M5S un male minore del PDL, comunque una cosa che in parte andrebbe provata, ma come pensa che avrà mai il 100%? Gli italiani per la maggior parte sono delinquenti, sono quelli che anche se una cosa è sbagliata, ma un altro la fa, allora e accettato farlo. E parte di questa gente ha fatto parte dell' elettorato del MoVimento alle ultime elezion, che alle prossime elezioni tornerà sognante sotto il palco di Silvio a saltare e a difenderlo dalla magistratura bolscevica. Io penso che neanche in Uganda ci sia una situazione del genere: è un delinquente e non è calunnia è solo un dato di fatto, essendo stato condannato. Gente che durante la manifestazione a Brescia diceva:" ma non lo sapeva che fosse minorenne, quando vai a letto con qualcuno non gli chiedi l' età, poi io ci sarei andata con Berlusconi".... ci rendiamo conto quanto è esteso questo problema? E' mentale prima che politico, una mentalità che ormai è molto simile, al principio, come quella mafiosa, una mentalità difficile da estirpare. Si sono talmente tanto intaccati nel pensiero di quasi la maggioranza degli italiani i principi di menefreghismo e  egoismo come "Il fine giustifica i mezzi" che ormai forse è molto tardi. Se tutti facessimo un passo indietro e uno in avanti verso il prossimo.... Fossimo in Sud America negli anni 60 l' unica soluzione sarebbe stata una rivoluzione del popolo, ma in piena Europa come si potrebbe? E' questo che mi piacerebbe sapere: quali sarebbero le vostre soluzioni? Io sento tanta gente criticare ogni cosa ormai, ma nessuno proporre qualcosa. Questo vorrebbe essere luogo di idee e confronto, a chi leggerà questo post chiedo in piena libertà che mi dica le sue soluzioni, dimostriamo che il confronto è la base della democrazia, cosa che in Italia in molti si son dimenticati.
Scusate lo sfogo.

venerdì 10 maggio 2013

I Perché? della politica italiana


Perché dopo aver fatto la campagna elettorale praticamente improntata al 90% sui tagli alla politica ora i parlamentari del Movimento 5 stelle non vogliono rinunciare alla diara?
Perché questa cosa sta passando abbastanza in sordina, mentre ai miei occhi dimostra una pesante sconfitta della linea di pensiero del Movimento visto che non sono neanche riusciti a mettere in parlamento persone capaci di seguire un programma?
Perché i membri del M5S quando incontrano esponenti di altri partiti vogliono che sia trasmesso in streaming, mentre quando si trovano loro si barricano facendo un doppio giro di catene alle porte?
Perché l' unica cosa che i grillini sanno dire è una frase dove in mezzo stai sicuro ci ritrovi " vent'anni"? Bla bla bla non accettiamo critiche di chi governa da vent'anni, bla bla bla non ci alleiamo con chi ha portato il Paese allo sfascio in questi vent'anni, bla bla bla chi ci critica sono quelli che in questi vent'anni non han fatto niente, ma scusate voi in questi vent'anni, parlamentari e elettori, dov'eravate?
Perché siamo l'unico Paese in cui una persona, in questo caso di nome Roberto Formigoni, lo stesso giorno che viene rinviato a giudizio per associazione a delinquere viene nominato presidente della commissione per l' agricoltura?
Perché per il PDL se le sentenze sono a loro favore, la giustizia funziona, se no la magistratura è di parte?
Perché se qualunque privato cittadino manifesta davanti ad un tribunale viene fatto sgomberare, mentre politici ( e in molti casi politici indagati) possono farlo bloccando un pubblico ufficio senza che nessuno intervenga?
Perché per la morte di Andreotti è stato fatto un minuto di silenzio sui campi da calcio che ha ricevuto solo fischi? Se lo meritava davvero un minuto di silenzio uno che è stato indagato per associazione mafiosa e accusato in primo grado, uno che si dice abbia baciato la mano a Totò Riina, che per molti è il mandante occulto del rapimento e dell' assassinio di Aldo Moro ( Andreotti era il capo italiando del GLADIO, i servizi segreti statunitensi. Moro e Berlinguer stavano per sancire il cosiddetto compromesso storico, che avrebbe visto per la prima volta i comunisti al potere in Italia. In piena guerra fredda non era sicuramente una cosa che potesse essere ben vista dagli Stati Uniti... ), che ha detto che il giudice Ambrosoli è stato ucciso perché se l' è andata a cercare?
Perché nessuno ha parlato della morte di Agnese Borsellino?
Perché avere per la prima volta un ministro di colore non debba essere un' occasione di orgoglio per il nostro Paese, ma diventa invece il pretesto per scadere ancora più in basso in quanto ad altruismo e uguaglianza e lotta contro il razzismo?
Perché c'è gente che grida "l' Italia agli italiani" e che questo ministro di colore vuole fare solo gli interessi degli stranieri? Sarebbero loro il modello di italiano perfetto? Preferirei non essere italiano allora...
Perché Renzi vuole rifondare il PD , ma non vuole candidarsi a Segretario? Troppo impegnativo?
Perché c'è chi dice che con Renzi il PD  avrebbe vinto, mentre Renzi al potere avrebbe cercato l' alleanza col PDL dal giorno dopo le elezioni ( l' ha ribadito ieri in una conferenza come l' unica soluzione possibile )?
Perché Brunetta non sta zitto?
 Queste sono tante domande che mi pongo in continuazione e mi piacerebbe sentire qualche risposta una volta ogni tanto. Ormai siamo alla fiera dell' assurdo. Il Grande Statista Nano condannato a 4 anni che scherzava sul fatto di voler fare il Presidente della Convenzione per le Riforme, il Nano che si crede un grande statista che sembra saper tutto lui... quando parla in sottofondo dovrebbe esserci la canzone "Un Giudice" di Fabrizio De Andrè. I più puri, i più bravi, i più onesti che fanno al loro interno un referendum per rinunciare, come detto in campagna elettorale, ai rimborsi e il 58% vota contro e tutto viene visto come "si è successo, ma guardatevi voi prima di attaccare gli altri" ( I parlamentari del Pd si sono ridotti lo stipendio a 6 mila euro per la cronaca ). Un governo che si è impantanato alla prima curva, quella dell' IMU, che si vuole abolire e i soldi andarli a recuperare tassando del 200% in più, e non sto scherzando, ristoranti, hotel e negozi....giusto perché questi gia riescono a stenti a sopravvivere, alcuni. Ma la riforma elettorale? Gli esodati? Snellire la burocrazia e favorire l' assunzione indeterminata? La corruzione? Sono cose che si vogliono fare, ma per ora ci si è fermati ai capricci di un bambino di 74 anni. E questo sarebbe il grande responsabile? Letta sta cercando comunque di portare avanti il programma del Partito Democratico, ma secondo me per quanto io sia una persona fiduciosa vedo alquanto impossibile che si possa riusciure a fare qualcosa. Il problema è che più passa il tempo più queste domande, che rimarranno senza risposta, aumentano.

venerdì 3 maggio 2013

Forse ci stiamo dimenticando i nostri diritti civili




Buongiorno,
In un momento di così profonda crisi finanziaria, in cui le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e si sentono costantemente gesti estremi al telegiornale, i diritti civili degli individui rischiano di passare in secondo piano, ma sarà poi giusto? Abbiamo assistito nei giorni scorsi in Francia ad un avvenimento storico: il Parlamento ha legalizzato il matrimonio tra coppie omosessuali, evento che ha causato molto fermento nel Paese, tra chi è sceso in piazza protestando e chi si è schierato a favore. Anche in Italia abbiamo visto le grandi menti del Paese, Gasparri & Co., schierarsi apertamente contro le unioni omosessuali; io mi chiedo, ma perché si dovrebbe vietare a un’ altra persona di poter fare liberamente quello che vuole? Come nel caso dell’aborto, del divorzio o dell’ eutanasia, una volta che fossero approvati starebbe alle persone decidere in propria coscienza se usufruirne o no. Cos’è, questa gente teme che se vengono approvate le nozze omosessuali diventano all’ istante anche loro omosessuali?  Io credo che sia proprio in momenti come questi che, proprio perché i nostri diritti civili rischiano di sprofondare nel dimenticatoio, devono essere sempre tenuti a mente e difesi più forte di prima, perché rischiano di finir calpestati nel grande marasma causato dalla crisi finanziaria. I soldi sono importanti, ma i nostri diritti devono sempre venir prima se no si rischia fortemente di venir sfruttati o denigrati, anche se a volte concentrandosi sui diritti ci si dimentica che si hanno anche dei doveri. Per questo approvo un lavoratore in fabbrica che non firma un accordo sindacale palesemente mascherato sotto forma di ricatto, perché quell’ atto tiene sempre viva la sua esistenza come io pensante. Poi si è passati nei giorni scorsi ad un avvenimento che sembrava aver sancito una svolta verso una maggiore apertura mentale nel nostro Paese: la nomina a ministro alla integrazione Cécile Kyenge , di origini congolesi. Sembrava che almeno per un poco questa legislatura potesse sancire un cambiamento, con la nomina per la prima volta di un ministro di colore, evento applaudito in tutto il mondo, ma subito le grandi menti dal rutto facile e che a stenti parlano l’italiano della Pianura Padana non hanno perso occasione per starsene zitti. Comincia Salvini che dice che questa nomina è frutto di una sinistra buonista  ipocrita; è il turno poi di Zaia che invita il ministro a recarsi a Vicenza a trovare una ragazza stuprata da due congolesi, quasi come se fosse colpa sua; poi non poteva mancare il Conte della Lega, il fine stratega e EUROPARLAMENTARE  (mi sembra assurdo solo a dirlo) Borghezio che si è “limitato” a dire: "Questo è un governo del bonga bonga, vogliono cambiare la legge sulla cittadinanza con lo Ius soli e la Kyenge ci vuole imporre le sue tradizioni tribali, quelle del Congo. Lei è italiana? Il paese è quello che è, le leggi sono fatte alla cazzo..." […] ” E poi gli africani sono africani appartengono a un etnia molto diversa dalla nostra. Non hanno prodotto grandi geni, basta consultare l'enciclopedia di topolino. Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una asl che è stato tolto a qualche medico italiano".
Diciamo che se il metro di paragone dell’ intelligenza superiore europea, come ritiene Borghezio, sono i membri della Lega, io personalmente mi ritengo degno di premio Nobel. Già di per se trovo ridicolo che un partito territoriale sia finito più volte a governare il nostro Paese per far gli interessi però solo della parte che più gli interessava, ma arrivare a una cosa così, che sembra fatta giusto per mantenere lo stereotipo che ormai si son creati, giusto per far vedere al padano medio, quello che magari a stenti sa leggere e come massima aspirazione ha di andare a fare il pagliaccio a Pontida e a strafogarsi di Polenta, che loro c’è l’ hanno ancora duro, mi sembra alquanto squallido.
Comunque la nomina della Kyenge forse è la prima bella azione da un po’ di tempo fatta dal nostro governo, e le persone possedenti un intelletto l’avranno certamente colta come una cosa che ci spinge un po’ più avanti nel processo di integrazione, e tornando al discorso iniziale, forse ha riaperto gli occhi alla gente di come c’è gente ancora oggi che deve lottare strenuamente per guadagnarsi i propri diritti civili, mentre noi forse ce li stiamo facendo fottere da sotto gli occhi.
Un saluto.

mercoledì 1 maggio 2013

Fruttolimpiadi


Buongiorno!
Oggi volevo parlare di una cosa, che fondamentalmente potrebbe anche starci, ma che ai miei occhi è risultata un tentativo di arrampicarsi sui vetri del palazzo della Democrazia: le Quirinarie. Premessa: la mia non vuol essere prettamente una critica politica, ma tecnica più che altro.  Molti elettori nell’immediato post-elettorale, rivendicavano con orgoglio che il loro partito avrebbe chiesto loro un parere sul futuro candidato alla Presidenza della Repubblica. E’ così che Grillo e Casaleggio mettono su le Quirinarie, una sorta di sondaggio on line aperto agli elettori da cui sarebbero venuti i candidati che poi sarebbero stati votati dagli stessi elettori. Complicato, ma bello…almeno sulla carta. Cominciano a venir fuori poi delle limitazioni su chi può esprimere il suo voto. Testualmente tratto dal blog di Grillo: "per votare, le persone devono aver inviato il documento digitalizzato alla pubblicazione di questo articolo, 30 marzo 2013, ed essersi iscritte al MoVimento 5 Stelle entro il 31/12/2012". Non risulta molto chiara neanche la modalità di scrutinio che viene fuori verrà fatta da una società di comodo dello stesso Casaleggio. Per carità ammettiamo che giustamente le paranoie su possibili infiltrazioni estranee al movimento, che poi in parte si sono rivelate fondate visto l’attacco di hacker,  possano aver condizionato gli organizzatori, ma a questo punto la famosa Democrazia on line auspicata da Casaleggio&Co.  ne esce abbastanza a pezzi. Dalle Quirinarie il primo nome a uscire come candidato alla Presidenza della Repubblica è la conduttrice di Report, la giornalista Gabanelli Milena Jole, che si prende una notte per riflettere e poi rifiuta. Gino Strada, arrivato secondo rifiuta all’ istante, visto che gia con l’associazione Emergency ha il suo bel da fare (forse almeno i candidati potevano sceglierli loro chiedendo anticipatamente la loro disponibilità). Si arriva al terzo candidato, Stefano Rodotà, che ci pensa e poi da la sua disponibilità. I parlamentari del M5S allora vanno in parlamento e propongono Stefano Rodotà come loro candidato alla presidenza della Repubblica. Digressione: Stefano Rodotà per carità ha partecipato abbastanza attivamente alla campagna elettorale del PD, essendo da sempre membro del pensiero di sinistra e anche ex parlamentare P.C.I. e ministro ombra di Occhetto, candidato premier nel 1994, anno della ascesa di Berlusconi in politica: ma Rodotà in passato è stato anche bersaglio della critica dello stesso Grillo, visto che ai suoi occhi il professore rappresenta l’ emblema dell’odiata casta fatta di vitalizi, pensioni d’oro, mandati plurimi e così via. Comunque sull’intelligenza e la professionalità di Rodotà nessuno spero ha mai avuto dubbi. Al primo scrutinio Rodotà si scontra con il candidato PD, scelto il accordo con altre forze del parlamento, l’ On. Franco Marini: scoppia il putiferio. Nelle piazze la gente protesta, urla all’imbroglio, si sente presa in giro, vengono occupate le sedi del PD, bruciate tessere. Qui vorremo fare una piccola digressione, premettendo che fui anche io fermamente contrari alla candidatura di Marini:  il Partito Democratico in quel caso ha semplicemente dovuto seguire la Costituzione Italiana che richiede alle forze politiche durante i primi 3 scrutini di eleggere un Presidente con larghe intese, da qui il quorum ai 2/3 dei votanti. Stefano Rodotà non rappresentava l’identikit ideale di questo candidato, e finire per votarlo al quarto scrutinio sotto proposta del M5S sarebbe comunque stato un suicidio politico per il PD, magari non nell’immediato, ma nel futuro prossimo probabilmente.
Ma torniamo alle Quirinarie: il Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche di soli 2 mesi prima prese poco più di 8 milioni di voti, un risultato pazzesco per una forza politica affacciatasi per la prima volta. Nel periodo in cui abbiamo assistito alle Primarie del centrosinistra e alla grande partecipazione che ci fu, più di 3 milioni di persone,  dal movimento del cambiamento si aspettava un risultato almeno paragonabile. Gli aventi diritto a partecipare al voto erano 48.292, di cui hanno votato 28.518 iscritti. Di questi voti il candidato alla Presidenza della Repubblica del Movimento 5 Stelle Stefano Rodotà, arrivato terzo, ne raccolse la bellezza di  4.677. Non credete, la Gabanelli arrivata prima ne ha presi  5.796.
Il referendum online è stato fatto per evitare “inciuci di palazzo”. ”Ci auspichiamo che anche le altre forze politiche, per una scelta così importante, consultino direttamente i loro iscritti” ha spiegato il capogruppo M5s al Senato Vito Crimi, quello che un anno fa accusava chi dormiva in Parlamento e ora ci dorme pure lui. C’è modo e modo di consultare la propria base e da qui la tagliente risposta di Enrico Letta durante le consultazioni proprio con gli esponenti del Movimento, molto ben giustificata.  Prendiamo le primarie per il candidato sindaco di Roma:  Marcello De Vito, candidato M5S,  ha sbaragliato la concorrenza interna  con la bellezza di 532 voti. Anche Ignazio Marino del “pdmenoelle” (come lo definisce Grillo) ha vinto nettamente sugli altri cinque candidati, ma con quasi 50 mila voti, quasi il doppio di quelli che hanno votato a queste  Quirinarie che sembrano sempre più della forza delle  Fruttolimpiadi di Fruttolo.
Per questo io preferirei che il Movimento 5 Stelle invece che voler continuare a passare per i più puri, i più furbi, i più onesti,  invece che voler fare a tutti lezioni su giustizia, democrazia e moralità facessero quello per cui molti li han votati e che molti che non li han votati si aspettavano facessero: collaborare a ripulire il sistema e rispingere la politica verso il basso, il popolo. Per questo tolte le parole che possono piacere o no mi è piaciuto molto per l’energia espressa l’ intervento del deputato M5S alla Camera Andrea Colletti durante le dichiarazioni di voto per la fiducia al governo Letta. Per quanto anche a mioo parere i toni sono stati parecchio alti, va riconosciuto il coraggio del deputato per aver mosso certe accuse dentro il Parlamento. Onore delle armi.
Vi invito a vederlo e a dirmi anche voi cosa ne pensate. Intervento alla Camera del deputato M5S Andrea Colletti
Un saluto
 

martedì 30 aprile 2013

Ma sarà poi giusto chiamarlo inciucio?




Buongiorno!
Ieri 29 aprile 2013 è stata data la fiducia alla camera al governo presieduto dall’On. Enrico Letta. Molto è stato detto e insinuato sulla nascita di questo nei giorni e nelle settimane scorse: che era un modo per tagliare fuori i grillini, che si cercava di salvaguardare  la figura di Silvio Berlusconi o in generale gli interessi dei due più grandi partiti italiani. Insomma tutti hanno cominciato a gridare all’ inciucio, ma sarà poi così giusto definirlo così?
Il termine inciucio deriva dall'espressione dialettale napoletana 'nciucio che significa spettegolare parlando fitto e a bassa voce. Indica un accordo sottobanco, un compromesso riservato tra fazioni formalmente avversarie, ma che in realtà attuano, anche con mezzi e intenti poco leciti, una logica di spartizione del potere.
Stando alla definizione da vocabolario sembra sia inscindibile con qualche macchinazione macchiavellica, con qualche intrigata rete di accordi occulti, “…con mezzi e intenti poco leciti” ripeto. Perciò siamo sicuri che sia questo che sta avvenendo?
Secondo me la situazione è un po’ diversa: se si fosse davvero voluto fare quest’accordo con il PDL per formare un governo stabile  il più in fretta possibile, senza tener conto delle promesse in campagna elettorale e il diffuso malumore della base, il PD e più precisamente il suo segretario di allora, l’ On. Pier Luigi Bersani, sarebbe andato a bussare a Palazzo Grazioli, sede del Popolo della Libertà, direttamente il 26 febbraio, giorno dopo lo scrutinio elettorale. Non si sarebbero ricercate altre strade, specie quella che portava verso il Movimento 5 Stelle. E invece guarda caso Bersani, che in campagna elettorale ha sempre promesso che avrebbe fatto di tutto perché la futura legislazione fosse stata all’insegna del cambiamento, non avendo i numeri per governare da solo, cerca in qualche modo di accordarsi con la nuova grande forza politica del Paese che ha fatto del cambiamento la sua bandiera. In cambio di un’ accordo però riceve solo ricatti, sfottò e derisioni (come non dimenticare la diretta streaming).  Si arriva poi all’elezione del Presidente della Repubblica che provoca quasi il collasso del PD. I militanti fuori dal Parlamento bruciano le tessere, indignati dalla decisione della candidatura di Marini, in accordo col PDL, e inneggiano a Rodotà. Si arriva alla rielezione di Giorgio Napolitano che pover uomo a 88 anni si vede richiamato in causa, come una maestra richiamata dalla pensione. Nel suo discorso ci va giù pesante, da praticamente degli idioti incapaci ai parlamentari in toto e loro l’applaudono, convinti che quel vecchio signore col viso segnato dal tempo, ma con la voce ancora forte e giovane non stia parlando a loro, ma a quelli dall’ altra parte. Forse se la gente imparasse a prendersi un po’ di più le sue responsabilità…
E siamo arrivati a 2 mesi dalle elezioni e siamo ancora senza un governo. Voglio premettervi una cosa: sono sempre stato contro alla nascita di un governo che vedesse insieme forze completamente divergenti, ma purtroppo in una situazione così altre soluzioni io non ne vedo. Ci sono momenti in cui purtroppo devi buttare giù l’amaro calice tutto d’un fiato senza chiederti cosa c’è dentro.  Con i grillini ancora in fase di disgelo, che all’ elezione del loro Presidente della Repubblica si sono limitati a stare in piedi con le braccia conserte, che ritengono che gli altri li debbano convincere con i fatti, ma che loro non debbano dimostrare niente, in quale altro modo poteva nascere un governo?
Si andava a rivotare? Con questa legge elettorale qua? E cosa cambiava? In matematica si dice che se cambi gli addendi il risultato non cambia. Governare tramite le commissioni come ritenevano i grillini? Meno male che volevano imporre l’esame sulla Costituzione ai loro parlamentari: l’art.89 della Costituzione dice esplicitamente:

“Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità. Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri.”

Dunque, qualsiasi legge approvata dal Parlamento, per entrare in vigore, deve ottenere la firma del Presidente della Repubblica e la contro-firma del presidente del Consiglio dei Ministri.
Durante le consultazioni di Bersani in streaming con l’ On. Crimi e l’ On. Lombardi, rispettivamente capogruppo grillino al Senato e alla Camera, l’ ex segretario del PD disse: “…facciamo che questa legislatura dal possiamo non diventi quella del avremo potuto”. Nonostante le sue contraddizioni, l’ M5S avrebbe potuto infondere nel PD quella spinta al cambiamento, quel coraggio di osare che è insito nell’ arroganza giovanile e insieme far voltar pagina al Paese e farci uscire dal Berlusconismo. Invece loro hanno preferito arroccarsi sui loro ideali e mettersi i paraocchi. Detto da idealista convinto ci sono momenti nella vita in cui ritengo che gli ideali vadano riposti, in cui tutti dovrebbero fare un passo indietro a favore del prossimo. Peccato però che questo non è avvenuto. Ecco perché non ci sono vincitori,  ma solo vinti e chi si autodefinisce vincitore e cerca di defilarsi è il più vinto di tutti, è quello che applaude mentre Napolitano gli da dell’ idiota, che guarda dall’ altra parte del Parlamento e gongolante dice fra se e se:” gli sta facendo la ramanzina”. Chi grida insistentemente all’ inciucio, come un bambino a scuola che sa la risposta giusta della maestra e quasi si stacca il braccio per poter rispondere, ma poi viene fuori che la sua risposta è sbagliata, o meglio, non può sapere se sia giusta, ma si comporta come se avesse scoperto un piano segreto degno della migliore Massoneria e lui unico tra molti è stato il solo a coglierlo, rimane anche lui un vinto, perché in questo momento va rinfoderato il dito accusatore e si deve cercare, anche col disgusto, di tenderci la mano a vicenda.

Dunque a tutti quelli che gridano all’ inciucio chiedo, visto che questo vuole essere luogo di idee, dibattito, confronto, ma tutto sempre all’insegna dell’ intelligenza, riflessione e serietà, qual’ era la vostra soluzione per risolvere questa situazione di empasse politico?

lunedì 29 aprile 2013

Per un sano confronto democratico




Buongiorno a tutti! Ho deciso di aprire questo blog per offrire a chi lo necessita un palcoscenico per un dibattito politico equo e rispettoso. Vedendo  la grave crisi morale e politica in cui versa il nostro Paese ho sentito il bisogno di mettere a disposizione questo spazio di dibattito a chi come me vede nel confronto la più sana pratica democratica. Semplice valvola di sfogo o magari strumento costruttivo di idee, ma speriamo sempre rispettoso del pensiero altrui: proporrò dibattiti e vorrei che anche chi mi segue facesse altrettanto, ma sempre riconoscendo la libertà di pensiero. Proprio per questo il motto del mio blog sarà una mitica frase, la cui origine appare misteriosa, ma che sembra essere stata detta da Voltaire nel Trattato sulla tolleranza:



 “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita affinché tu lo possa dire”.



Per capirci, nella foto sopra sicuramente avrete riconosciuto nell’uomo a sinistra Ernesto Guevara. Il personaggio alla sua sinistra per i più risulterà sconosciuto: il suo nome è Camilo Cienfuegos e fu, insieme all’ argentino e a Fidel Castro, uno dei fautori del successo della rivoluzione cubana. I suoi compagni gli volevano bene come un fratello, visto il suo carattere sempre felice e spensierato; i suoi nemici lo rispettavano proprio perché lui rispettò sempre loro, anche durante la lotta. Ed è questo che voglio sia sempre tenuto a mente nel mio blog.

Un saluto a tutti...

...E speriamo sia l' inizio di una bella cosa....soprattutto utile.